Sei anni dopo l'indimenticabile impresa dei Mondiali del 2006 in Germania, che hanno visto trionfare gli Azzurri, Fabio Grosso ha deciso di appendere le proverbiali scarpette al chiodo.
Nell'estate del 2012, infatti, l'ex esterno di tante squadre (tra cui Perugia, Palermo, Inter, Lione e Juventus), non ancora 35enne, ha annunciato il proprio ritiro ufficiale dal calcio professionistico.
Un addio al calcio senza clamore, quasi in silenzio, per un calciatore che in tutta la sua carriera ha conosciuto la gloria soprattutto con la maglia della Nazionale e soprattutto nel Mondiale tedesco. Nelle sue esperienze, sia precedenti che successive all'esperienza in Germania, l'ex laterale mancino non ha mai giocato a simili livelli.
Per Grosso quello di Berlino è stato un exploit, imprevedibile e piacevole allo stesso tempo. Un po' come quello di Paolo Rossi nel 1982.
Non tutti sanno che Fabio Grosso è rimasto nel mondo del calcio e dall'estate del 2012 è diventato il vice-allenatore della Primavera della Juventus. In pratica non ha mai fatto le valigie da Torino. Con i bianconeri, infatti, ha chiuso la sua carriera da calciatore, cominciata nel lontano 1994 con la maglia della Renato Curi, all'epoca fucina di talenti.