“Sono sconfortato. E’ un danno immenso per il turismo cilentano”. A parlare Angelo Coda presidente dell’Unione delle Associazioni Turistiche del Cilento e Vallo di Diano che dopo la chiusura definitiva della strada provinciale 430, meglio conosciuta come Cilentana, nel tratto tra Agropoli Sud e Prignano Cilento non trattiene il suo sdegno.
Secondo un primissimo bilancio fatto dall’Unione il 50% delle prenotazioni estive andranno disattese: “Questa volta – spiega Coda – rischiamo davvero di farci del male. Chi già è stato nel Cilento lo scorso anno e ha dovuto subire le innumerevoli code al ritorno dalle vacanze è difficile che possa ritornare sapendo che l’arteria a scorrimento veloce è chiusa del tutto”. Un danno gravissimo a un’economia che già di per se è contrassegnata dalla negatività.
I centri turistici più a rischio potrebbero essere quelli di Ascea, Casal velino, Acciaroli, Pioppi, Pisciotta: “Mentre un po’ più di respiro ci potrebbe essere – rivela Coda – per Camerota, Sapri e Palinuro poiché se vanno in porto i lavori sulla Mingardina si può sfruttare l’uscita autostradale a Buonabitacolo per raggiungere quelle località”.
Ma i danni non si registrano solo nel prossimo futuro: “Già in questo periodo, di bassa stagione, che noi cerchiamo di vendere alle scolaresche – aggiunge il presidente dell’Unione – andremmo a ricevere numerose disdette poiché nessuno si azzarda a portare un bus da 50 posti attraverso la strada provinciale 45 che è già disagiata di suo”. La Cilentana è stata chiusa da qualche ora, ma l’economia locale è andata già in sofferenza.