In uscita ieri, 11 marzo, il nuovo album di Francesco Renga, “Tempo reale”. Il cantante udinese, dopo una pausa di ben quattro anni, così spiega il suo rientro: “In questi quattro anni di silenzio, a parte la parentesi sanremese di due anni fa, ho avuto la possibilità di fermarmi e di vivere la vita reale, accorgendomi di quanta voglia ha il nostro Paese di cambiare. Ho potuto constatare quanto sia latente la speranza negli individui, oggi. Viaggiando, inoltre, ho potuto osservare con occhio esterno come l’Italia sia immobile e ferma, incapace di reagire. Tutti questi elementi combinati insieme sono stati il motore anche del cambiamento nel mio lavoro”.
Il nuovo album, che include anche un duetto con Alessandra Amoroso, verrà presentato dal vivo in due appuntamenti: il 19 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano e il 21 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Intanto, chi acquista il CD nei punti vendita ha diritto ad un Pass che dà priorità d’accesso ad uno degli 8 appuntamenti firmacopie nei vari capoluoghi italiani, il primo dei quali già avvenuto il 10 Marzo a Milano e il secondo l’11 Marzo a Brescia.
L’album, composto da 14 tracce, rappresenta un nuovo capitolo per Renga, al punto da definirlo il “disco del cambiamento”. Nuova è, infatti, la casa discografica (la Sony Music e non più la Universal), nuove le collaborazioni per la scrittura dei testi (come Giuliano Sangiorgi, Elisa, Kekko dei Modà), nuove le prospettive.
E a chi gli chiede ragione della scelta del titolo, Renga risponde: “Ho scelto questo titolo perché mi piaceva l’ossimoro ‘tempo reale’. Il tempo è qualcosa di talmente astratto che accostarlo alla realtà è a dir poco surreale. […]Mi affascina e mi spaventa al tempo stesso. Il rischio più grande è lasciarsi assorbire talmente tanto dall’essere protagonisti ventiquattro ore su ventiquattro da ritrovarsi a fine giornata senza aver vissuto veramente”.
Questo nuovo album, erede dell’ultimo viaggio di Renga in Sud America, dunque, apre una nuova parentesi per la carriera musicale del cantante udinese. Un nuovo tempo, più maturo e ricco di sorprese.