Il TagliaBlog, uno dei principali portali italiani di settore, si chiede "Il guest blogging è morto?". E c'è davvero da chiederselo, soprattutto dopo l'ultimo post firmato Matt Cutts, con il quale si cerca ancora una volta di delimitare tutte quelle pratiche ritenute scorrette da Google. Di cui si è ampiamente abusato negli ultimi anni.
Matt Cutts fa chiarezza sull'attività di guest blogging, specificando cosa è giusto fare e cosa no. Pubblica l'esempio di una mail indirizzata a lui stesso, in cui fantomatiche società propongono un guest post per la pubblicazione di due link dofollow. Dimostrando come sia frequente incappare in simili situazioni, in cui questa attività viene svolta come un lavoro, caricando su di essa quella che dovrebbe essere una strutturata strategia di link building.
Ma, in sostanza, il discorso è sempre lo stesso: evitare guest post duplicati (cioè pubblicati in maniera uguale su siti diversi) ed evitare attività "massificate", quasi a stampo industriale, con l'unico scopo di ricevere link in entrata ed accettare di ospite link solo verso siti che si conoscono e che siano di qualità (che possano, insomma, portare un valore aggiunto al lettore e di conseguenza al post stesso).
I guest post, torna per l'ennesima volta sull'argomento Matt Cutts, dovranno essere ospitati su siti attinenti l'argomento trattato e, possibilmente, di valore.
Probabile, a questo punto, pensare al possibile arrivo di penalizzazioni per tutti quei siti che hanno abusato di questa pratica chiaramente scorretta di guest blogging.
Ma guai a pensare che questo fenomeno scomparirà... Così come sarebbe sbagliato pensare che improvvisamente i link (o i guest post in generale) abbiano un valore negativo. Lo stesso TagliaBlog, a tal proposito, commenta: "Noi continueremo ad ospitare guest post, ma da parte di conoscenti. Chi mi conosce sa che sono diventato sempre più esigente..."